
Sirolo è un
piccolo paese della provincia di Ancona, situato alle pendici del Monte Conero.
Non a caso in primis va menzionata la sua collocazione geografica perchè da sempre ha influito nelle scelte economiche
dei suoi abitanti.
Agli inizi del secolo i settori maggiormente sviluppati erano senz'altro il primario (agricoltura, allevamento ed estrazione
della pietra) e l'artigianato, la pesca costituiva una attività secondaria e complementare che veniva praticata dagli
abitanti del centro per integrare i guadagni realizzati in altre attività.
Il Monte Conero ha sempre rappresentato per i Sirolesi fonte di risorse vitali, in particolare, fino agli anni sessanta lo
sfruttamento delle cave ha costituito occasione di lavoro per molti. Le cave erano collocate per di più in zone
difficili da raggiungere, tant'è che nel periodo invernale l'attività estrattiva era legata strettamente
agli agenti atmosferici, cosicché il rischio e la saltuarietà del duro lavoro portò molti uomini ad emigrare
nell'America del Nord e poi del Sud in cerca di fortuna. Questi furono costretti a lasciare i loro affetti e le loro case molto
spesso per non rivederli mai più.
L'attività estrattiva è stata poi vietata con l'entrata in vigore di normative poste a tutela dell'integrità
paesaggistica e ambientale.
Storicamente l'economia del paese era basata sul piccolo commercio e sulle attività artigianali organizzate in modeste
botteghe situate al centro della cittadina. Le botteghe erano gestite a livello familiare, talvolta con qualche dipendente
apprendista per garantire la continuazione nel futuro delle stesse.
La produzione però era diretta soltanto a soddisfare il fabbisogno locale.
Nel dopoguerra venne costituita a Numana una grande fabbrica produttrice di fisarmoniche che occupò gran parte della popolazione
giovanile e non solo.
Nelle campagne, in periferia, le famiglie dei contadini si dedicavano alla coltivazione intensiva dei terreni gestiti a mezzadria.
L'agricoltura di solito veniva associata a forme di allevamento bovino, suino e di animali da cortile. Con il boom economico (anni '60)
la situazione economico-sociale cambiò radicalmente.
I più intraprendenti costituirono delle attività autonome artigianali e commerciali; tale fenomeno causò l'esodo
della popolazione contadina dalle campagne ai luoghi dove erano site le piccole fabbriche. Le risorse naturali vengono sempre
più apprezzate e Sirolo divenne ben presto meta di turisti italiani e stranieri.
La popolazione pian piano prese coscienza della necessità di valorizzare e conservare il patrimonio ambientale perché
fonte di ricchezza. I Sirolesi pertanto sentirono il bisogno di organizzarsi per rendere più accogliente e servito il loro
splendido gioiello, così nacque il primo stabilimento balneare per attrezzare la spiaggia e ospitare i primi turisti.
I più avventurieri iniziarono, come i fratelli Numanesi, a condividere le loro case con questi “sconosciuti”
portatori di ricchezza e successivamente sorsero i primi alberghi e ristoranti. Sulla base di tali esperienze Sirolo attualmente
si trova tra i paesi più gettonati d'Italia a ricevere nel periodo estivo turisti provenienti da ogni parte e come
conseguenza logica la maggior parte degli abitanti si dedica al settore turistico concentrando le loro forze soprattutto
nel periodo estivo.
Non mancano comunque realtà artigianali dall'edilizia alle piccole industrie situate in periferia che svolgono attività
satelliti di grandi imprese e/o che hanno portato avanti e sviluppato il settore artigianale iniziando come dipendenti della
succitata fabbrica di fisarmoniche. Per molti infatti tale occasione ha costituito senz'altro incentivo per dar luogo all'iniziativa
privata.
Dal punto di vista dell'offerta formativa appare chiaro che le necessità del servizio assistenza infantile è
strettamente dipendente dalla prevalente stagionalità delle attività che comporta uno spostamento per alcune
famiglie del godimento delle ferie nel periodo autunnale ed invernale. In questi casi viene compromessa la continuità
didattica dei bambini, pertanto si rende necessario talvolta programmare interventi di recupero di tipo personalizzato.

